Agostino Busti, detto il Bambaia, Progetto per un altare

Agostino Busti, detto il Bambaia (1483-1548), Progetto per un altare, 1515 circa, punta metallica e inchiostro bruno su carta bianca controfondata, 297x331 mm (n. inv. 1218 C 138)

Prima di entrare nelle raccolte civiche di Milano nel 1929, insieme ad un foglio che rappresenta il medesimo progetto architettonico con alcune varianti, il disegno faceva parte della collezione dell’architetto Carlo Amati, che lo attribuiva a Donato Bramante. Considerato il prospetto per un altare da Luigi Pungileoni e avvicinato per la prima volta alle opere del Bambaia da Giorgio Nicodemi, la struttura che vi è raffigurata è concepita come un arco trionfale: il corpo centrale, sormontato da un timpano, ospita due santi inginocchiati e nel centro un fornice, ornato lateralmente dalle figure dell’Annunciazione; le due nicchie laterali accolgono i santi Ludovico da Tolosa e Antonio da Padova. Un fregio con cinque episodi della vita della Vergine decora la parte superiore della struttura, sormontata dalle figure del Redentore, di due angeli e degli evangelisti Giovanni e Matteo. Il disegno è stato messo in relazione con la realizzazione di un altare per la chiesa di Santa Maria del Giardino a Milano. Nel 1515 il Bambaia partecipò effettivamente al concorso bandito per l’esecuzione di quest’opera, in collaborazione con Geronimo Della Porta e con Cristoforo Lombardi, ma l’altare fu poi realizzato per un prezzo più contenuto da altri artisti tra il 1519 e il 1523.

Recentemente il disegno è stato attribuito al miniatore e orafo Giovanni Giacomo Decio.