Tranquillo Cremona, High Life (A piquant conversation)

Tranquillo Cremona (1837-1878), High Life (A piquant conversation), circa 1876-1877, acquerello toccato a guazzo su carta grigia, 520 x 365 mm. Siglato in alto a destra con il monogramma "TC" (n. inv. Agg. 742)

L’opera viene ceduta al Comune di Milano nel 1920, con la donazione di Vittore Grubicy De Dragon. Le vicende collezionistiche legate all'acquerello sono chiarite dallo stesso Grubicy in una lunga nota incollata sul retro del dipinto, nella quale spiega come l'opera, venduta a James States Forbes, sia tornata nelle sue mani.
Esposto nella mostra commemorativa organizzata dallo stesso Grubicy nel 1878, insieme a Le page boudeur, l'acquerello è assegnato - insieme al pendant - al 1877, mentre la nota manoscritta ne anticipa la datazione al 1876.
Il soggetto è riferibile alla pittura di genere prediletta da Cremona e raffigura una scena di vita quotidiana delle classi agiate, spesso ritratte dall'artista. Quattro donne fasciate in abiti eleganti e vaporosi sono infatti colte in una conversazione leggera in giardino. Come modelle per le figure sono state individuate la moglie del pittore, Carlotta Cagnoli, con la veste blu, e la cognata Elisa (Lisetta) ritratta per tre volte in diversi atteggiamenti in piedi.
L'acquerello di qualità altissima, anche per l'uso della tecnica affinata da Cremona, in un alternarsi di zone a stesura liquida e materica, fino a punti in cui emerge il nudo supporto, si risolve in un atmosferico fondersi di ambiente e soggetto nella luce e nel colore, grazie alla rapidità e minuzia della notazione.